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Cosa vedere in Oman: 8 luoghi imperdibili

Abbiamo già raccontato nel nostro articolo dedicato a come organizzare un viaggio in Oman quanto questo Paese riesca a sorprendere chi lo visita per la prima volta.
L’Oman è una terra autentica, ancora lontana dal turismo di massa, dove l’essenza del Medio Oriente si percepisce in ogni dettaglio: nel profumo dell’incenso che sale dai souq, nei villaggi di fango che resistono al tempo, nelle strade che si perdono tra montagne e deserto.
Proprio perché il Paese è molto esteso e vario, con luoghi spettacolari ma lontani tra loro la pianificazione dell’itinerario diventa fondamentale per non perdere tempo e godersi davvero ogni tappa.
Se nel primo articolo abbiamo parlato di quando e come partire, qui entriamo nel cuore del viaggio: una selezione dei 8 luoghi imperdibili dell’Oman, per scoprire un Paese che cambia volto a ogni chilometro, tra deserti, wadi, montagne e coste incontaminate.

Indice dei contenuti

  1. Muscat, la capitale tra tradizione e modernità
  2. Le Isole Daymaniyat, paradiso per gli amanti del mare
  3. Wahiba Sands, il cuore dorato dell’Oman
  4. Il Rub al-Khali, il deserto vuoto
  5. Jebel Shams, il Grand Canyon dell’Oman
  6. Wadi Shab, un paradiso d’acqua nel deserto
  7. Salalah e il Dhofar, l’Oman che non ti aspetti
  8. Forte di Bahla e Nizwa, tra storia e tradizione
  9. Conclusione

1. Muscat, la capitale tra tradizione e modernità

Muscat è la porta d’ingresso dell’Oman e, per molti viaggiatori, anche la prima sorpresa. È una capitale che non abbaglia con i grattacieli ma conquista con la sua eleganza discreta, il profumo d’incenso e il ritmo lento della vita locale.
Per visitarla con calma servono almeno due o tre giorni, tempo sufficiente per scoprire i quartieri più significativi e coglierne le sfumature tra passato e presente.

La prima tappa imprescindibile è la Grande Moschea del Sultano Qaboos, un capolavoro architettonico in marmo bianco che può accogliere fino a 20.000 fedeli. L’ingresso è consentito anche ai non musulmani in orari specifici e vale la pena dedicare almeno un paio d’ore alla visita: l’interno, con il gigantesco tappeto persiano e i lampadari di cristallo, è di una bellezza impressionante.
Dalla moschea ci si sposta verso la Corniche di Muttrah, il cuore più vivace della città. Passeggiare al tramonto lungo il lungomare, tra i dhow ormeggiati e le montagne che scendono a picco sul mare, è una delle esperienze più autentiche di Muscat. Proprio qui si trova il Muttrah Souq, uno dei mercati più antichi dell’Oman, dove l’aria è densa di profumi: incenso, sandalo, spezie e tessuti colorati.

Tra le attrazioni moderne, merita attenzione la Royal Opera House, simbolo del volto contemporaneo del Paese, e il Palazzo Al Alam, la residenza cerimoniale del Sultano, riconoscibile dai colori blu e oro e affiancata dai forti portoghesi di Jalali e Mirani.
Chi vuole completare la visita può salire sul Monte Muttrah per una vista panoramica sulla baia, oppure visitare il National Museum, che racconta la storia del Paese attraverso reperti e installazioni multimediali.

2. Le Isole Daymaniyat, paradiso per gli amanti del mare

A circa 20 chilometri al largo della costa di Muscat si trovano le Isole Daymaniyat, un piccolo arcipelago protetto composto da nove isolotti disabitati. È una delle aree marine più incontaminate dell’Oman, riserva naturale riconosciuta dall’UNESCO per la straordinaria biodiversità.
Le escursioni partono principalmente dai porti turistici di Al Mouj Marina (nella zona nord di Muscat, vicino all’aeroporto) e da Seeb Marina.

Le barche impiegano circa 40–60 minuti di navigazione a seconda delle condizioni del mare. Le uscite giornaliere comprendono solitamente due soste per lo snorkeling e il pranzo a bordo o su una spiaggia autorizzata.
Il costo medio per un’escursione giornaliera varia tra 80€ e 120€ a persona, comprensivo di attrezzatura, permessi e guida naturalistica. È importante sapere che l’accesso alle isole è regolamentato: non si può scendere liberamente a terra se non in alcune aree designate, e il numero di visitatori giornalieri è limitato per preservare l’ecosistema.
Le Isole Daymaniyat sono ideali per chi ama il mare e dello snorkling: le acque sono infatti popolate da tartarughe, pesci tropicali e coralli intatti, con visibilità spesso superiore ai 20 metri.


Il periodo migliore per visitarle va da ottobre a maggio, quando il mare è calmo e la temperatura dell’acqua è perfetta per nuotare (tra 25°C e 29°C).
Va tenuto in considerazione che purtroppo o per fortuna non esistono strutture ricettive permanenti in questo paradiso: l’unica possibilità di pernottamento è in barca privata o charter, con costi che partono da circa 400€ a notte per imbarcazioni da 4–6 posti.

3. Wahiba Sands, il cuore dorato dell’Oman

Ci sono luoghi che restano impressi non per ciò che offrono, ma per ciò che fanno sentire. Il deserto di Wahiba Sands è uno di questi.
A poche ore da Muscat (circa 3 ore di auto verso sud-est) la strada lascia spazio a un mare di sabbia che sembra non finire mai. Le dune del Wahiba, alte fino a 150 metri, cambiano colore con la luce: all’alba sono dorate, al tramonto diventano rosso fuoco, e di notte per i fortunati che possono viverle in questi momenti della giornata riflettono il chiarore delle stelle come se il cielo si specchiasse sulla terra.

Entrare nel deserto è un’esperienza che va oltre il semplice paesaggio, c’è un silenzio assoluto che quasi spaventa, poi finisce per affascinare. Si viaggia in 4×4, guidati da guide che conoscono ogni curva del vento e si dorme nei campi tendati dove il tempo perde significato. Alcuni offrono solo il necessario: tappeti abbastanza scomodi, lanterne e un fuoco acceso, altri sono veri e propri desert lodge con tende private, bagno e cena sotto le stelle.
Chi ha tempo dovrebbe trascorrervi almeno una notte, meglio due, per godersi il ritmo del deserto senza fretta.

Da Muscat partono molte escursioni organizzate (circa 130–180€ a persona con trasferimento, jeep e cena beduina), ma chi viaggia in autonomia può raggiungere la zona di Bidiyah o Al Wasil, dove iniziano le piste sabbiose.

4. Il Rub al-Khali, il deserto vuoto

Se il Wahiba Sands rappresenta l’anima accogliente del deserto omanita, il Rub al-Khali, il “deserto vuoto” ne è la versione più selvaggia e primordiale. È una distesa infinita di sabbia che si estende per centinaia di chilometri fino ai confini con Arabia Saudita e Yemen, tra le più remote del pianeta.
Raggiungerlo richiede tempo e una certa preparazione: si parte solitamente da Salalah, nel sud del Paese, e si viaggia per ore in 4×4 attraversando piste isolate e paesaggi che sembrano lunari.

Qui non c’è nulla: nessun rumore, nessuna luce, solo dune altissime e un silenzio suggestivo che diventa quasi ipnotico.
È un’esperienza per viaggiatori esperti o accompagnati da guide locali, ma anche una delle più intense che si possano vivere in Oman.
Trascorrere una notte in tenda nel Rub al-Khali, sotto un cielo che sembra toccare la sabbia, significa percepire la vastità del mondo e il proprio minuscolo posto al suo interno.

Foto del deserto di Rub al-Khali


Le esperienze nel Rub al-Khali sono più costose rispetto a quelle nel Wahiba Sands, principalmente per la distanza e la complessità logistica.
Indicativamente:
Escursione di un giorno da Salalah (senza pernottamento): circa 150–250 € a persona, con jeep privata, autista/guida locale, pranzo e soste panoramiche.
Tour di 2–3 giorni con pernottamento nel deserto: tra 400 € e 700 € a persona, comprensivi di trasporto 4×4, tende attrezzate, pasti e guida esperta.
Esperienze su misura o spedizioni fotografiche/private: possono superare i 1.000 € a coppia, soprattutto se prevedono veicoli dedicati o guide specializzate.

5. Jebel Shams, il Grand Canyon dell’Oman

Il Jebel Shams, letteralmente “la montagna del sole”, è la vetta più alta dell’Oman con i suoi 3.009 metri, e domina un paesaggio tra i più spettacolari del Medio Oriente. Viene spesso chiamato il Grand Canyon dell’Oman per la profonda gola che si apre tra le sue pareti rocciose, un abisso di quasi mille metri scavato dal tempo e dal vento.

Raggiungerlo da Muscat richiede circa 4–5 ore di auto (250 km), di cui l’ultimo tratto su strada di montagna, percorribile solo con un 4×4. È una delle tappe più amate dai viaggiatori che scelgono l’Oman on the road, soprattutto da chi cerca panorami mozzafiato e un pizzico di avventura.
Il motivo per cui vale la pena andarci è semplice: il Jebel Shams regala una sensazione di immensità difficile da descrivere. Dal bordo del canyon, il panorama si apre su un mare di rocce che si perde all’orizzonte, illuminato da una luce limpida che cambia colore durante la giornata. È uno di quei luoghi in cui ci si sente minuscoli e sereni allo stesso tempo.


L’attività più iconica è il Balcony Walk, un trekking panoramico di circa 3 ore andata e ritorno (livello medio-facile) che costeggia l’orlo del canyon fino al villaggio abbandonato di Sab Bani Khamis. Non richiede una preparazione tecnica, ma serve un po’ di resistenza e scarpe da trekking: il terreno è roccioso e il sole, anche in inverno, può essere intenso.

I costi sono molto variabili:
– Escursione in giornata da Nizwa o Muscat: 100–150 € a persona con trasporto e guida.
Tour di due giorni con pernottamento: 250–350 € a persona, con lodge panoramico o campo tendato incluso.
Soggiorno autonomo: hotel e lodge tra 70 € e 200 € a notte, a seconda della vista e del comfort.

6. Wadi Shab, un paradiso d’acqua nel deserto

Tra le mete più amate dai viaggiatori, Wadi Shab è una gola spettacolare dove l’acqua color smeraldo scorre tra alte pareti rocciose. Dopo una breve traversata in barca e circa un’ora di cammino, si raggiunge una piscina naturale nascosta all’interno di una grotta: nuotare qui è una delle esperienze più suggestive che si possano vivere in Oman.

Wadi Shab si trova a circa 140 km da Muscat, lungo la costa orientale, nei pressi della cittadina di Tiwi.
È facilmente raggiungibile in auto (circa 2 ore e mezza di viaggio) percorrendo la coastal road verso Sur. All’ingresso del wadi si trova un piccolo parcheggio e il molo per la barchetta che attraversa il fiume: il passaggio costa 1 OMR a persona (circa 2,5 €) ed è obbligatorio per accedere al sentiero.
Il trekking non è impegnativo ma richiede scarpe con buona aderenza e un minimo di preparazione, soprattutto se si vuole nuotare fino alla cascata finale. Il periodo ideale per visitarlo è tra novembre e marzo, quando le temperature sono miti e l’acqua piacevole.

7. Salalah e il Dhofar, l’Oman che non ti aspetti

A oltre 1.000 chilometri da Muscat, nel profondo sud del Paese, la città di Salalah è il cuore della regione del Dhofar, un territorio che sembra appartenere a un altro mondo.
Mentre il resto dell’Oman è dominato da paesaggi aridi e desertici, qui tra giugno e settembre il fenomeno del khareef, il monsone estivo che porta piogge leggere e nebbie persistenti, trasforma le montagne in una distesa verde, coperta di palme e cascate.
Raggiungere Salalah da Muscat richiede circa 12 ore di auto oppure 1 ora e 30 minuti di volo (i biglietti interni partono da 60–80 € a tratta). La distanza è significativa, ma la differenza di paesaggio ripaga ampiamente lo sforzo: si passa dal deserto rovente a un clima tropicale con temperature intorno ai 25°C.

8. Forte di Bahla e Nizwa, tra storia e tradizione

Il Forte di Bahla e la città di Nizwa rappresentano il cuore storico dell’Oman, un’area che permette di capire davvero l’anima del Paese.

Il Forte di Bahla, patrimonio mondiale dell’UNESCO, è una costruzione imponente in fango e pietra, circondata da antiche mura che si estendono per quasi dodici chilometri. È uno dei forti più antichi della Penisola Arabica e la sua visita è un tuffo nel passato: salendo sulle torri si dominano il deserto e i palmeti circostanti, con una vista che cambia colore durante la giornata, dal beige del mattino al rosso dorato del tramonto.

Nizwa, che si trova a circa 30 minuti di auto dal forte, è l’antica capitale e oggi una delle città più autentiche dell’Oman. Il suo souq è ancora il punto d’incontro dei commercianti locali: si vendono datteri, spezie, pugnali khanjar e gioielli d’argento lavorati a mano, e il venerdì mattina si svolge il tradizionale mercato del bestiame, un evento che vale la pena vedere anche solo per l’atmosfera.

Foto del forte di Bahla, in Oman


Entrambe si raggiungono facilmente da Muscat, con un viaggio di circa 1 ora e 45 minuti (170 km) lungo una strada moderna e ben tenuta.

Per chi non ha l’auto, è possibile prenotare una gita giornaliera organizzata che combina Nizwa, Bahla e il vicino villaggio di Al Hamra, con partenza e rientro in giornata: i costi si aggirano intorno ai 100–130 € a persona, comprensivi di guida e trasporto in 4×4.

Chi viaggia in autonomia può tranquillamente dedicare una notte a Nizwa, magari in una guesthouse tradizionale nel centro storico, con prezzi che partono da 60–70 € a notte e salgono fino a 150–200 € per i boutique hotel più curati.
Il biglietto d’ingresso al Forte di Bahla costa circa 1 OMR (2,5 €), mentre il Forte di Nizwa ne richiede 5 OMR (12–13 €), ma

Mura di Nizwa, Oman
Foto di Ruben Hanssen

9. Conclusione

Visitare l’Oman significa attraversare un Paese che cambia continuamente volto: nel giro di pochi giorni si passa dalle dune infinite del Wahiba Sands ai canyon del Jebel Shams, dai souq di Nizwa alle spiagge tropicali di Salalah.
Le distanze possono essere importanti, e un itinerario ben pianificato è indispensabile per riuscire a vedere tutto con calma. Ma ogni ora di strada è parte del viaggio: i paesaggi scorrono come in un film, e dietro ogni curva si nasconde qualcosa di inaspettato.

Vale la pena percorrere anche i tratti più lunghi, perché le meraviglie dell’Oman non assomigliano a nulla che si possa trovare altrove. I suoi deserti, le montagne scolpite dal vento e i wadi d’acqua turchese sono scenari unici al mondo, capaci di unire natura, cultura e silenzio in un modo che pochi altri Paesi sanno offrire.

Chi sceglie di esplorarlo con lentezza scoprirà che l’Oman non è solo una destinazione, ma un’esperienza che rimane dentro — una delle ultime terre autentiche dove il viaggio conserva ancora il suo significato più puro.

Se stai pianificando la tua partenza, leggi anche la nostra guida su quando andare in Oman, con tutte le informazioni sul clima, le stagioni e i periodi migliori per scoprire ogni regione del Paese.

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