La cucina vietnamita è una delle più sorprendenti del Sud-Est asiatico. Equilibrata, profumata e varia, unisce l’eredità di antiche tradizioni locali con influenze cinesi e francesi. Chi viaggia in Vietnam scopre che il cibo non è solo nutrimento, ma una sorta di racconto del Paese: ogni piatto è legato alla storia, al clima e alla cultura della sua regione.
Per i viaggiatori italiani, attenti al gusto e alla qualità, il Vietnam offre un universo di sapori autentici a prezzi contenuti.

1. La cucina vietnamita: equilibrio e diversità
L’arte culinaria vietnamita si basa sull’equilibrio tra cinque gusti fondamentali: dolce, salato, acido, piccante e amaro che si ritrovano in quasi ogni pietanza. Gli ingredienti chiave sono erbe aromatiche fresche, lime, peperoncino, salsa di pesce (nuoc mắm) e riso in tutte le sue forme: chicchi, spaghetti (bún), sfoglie o carta di riso.
Cosa mangiare in Vietnam spesso dipende anche dalla zona in cui ci si trova tra Nord, Centro e Sud ci sono infatti tre cucine differenti.
Nord: sapori sono più delicati, piatti caldi, uso moderato di spezie, al centro la cucina è più piccante e ricca, frutto dell’eredità imperiale di Huế mentre al Sud i gusti sono più dolci e ricchi, si sentono le influenze cambogiane e cinesi e c’è una grande varietà di frutta tropicale.
2. Cosa mangiare nel Nord del Vietnam
Il Nord del Vietnam è la culla della cucina più antica e autentica del Paese. Qui il cibo riflette la sobrietà del clima e il carattere riservato della gente del Nord: piatti meno piccanti rispetto al Sud, profumi più delicati e una ricerca quasi maniacale dell’equilibrio tra sapori.
Il primo incontro con la cucina del Nord, per chiunque arrivi ad Hanoi, è quasi sempre il Phở. La zuppa nazionale vietnamita è un rito quotidiano: si mangia a colazione, a pranzo o nel cuore della notte, quando i locali restano aperti per i lavoratori e i motociclisti che si fermano a scaldarsi.
Quando il piatto arriva, è semplice ma perfetto: noodle di riso sottili, brodo limpido, qualche fetta di manzo crudo che cuoce all’istante e una manciata di erbe fresche. A differenza del Sud, dove si aggiungono lime, germogli e salse dolci, il Phở del Nord è puro equilibrio: nessun ingrediente prevale, tutto è armonia. Mangiarlo ad Hanoi, seduti accanto a lavoratori e studenti, è uno dei modi più sinceri per sentirsi parte della vita quotidiana locale.
Un altro piatto che sorprende per la sua delicatezza è il Bánh cuốn. Viene preparato davanti agli occhi: il venditore stende una pasta di riso liquida su un panno teso sopra una pentola di vapore, la lascia cuocere pochi secondi e poi, con un gesto rapido, la solleva e la arrotola attorno a un ripieno di carne di maiale macinata e funghi neri. Si serve con cipolla fritta e una ciotolina di salsa di pesce, leggermente dolce e profumata d’aglio. È un piatto leggero ma incredibilmente saporito.
Il piatto più conviviale, invece, è il Bún chả, che si può definire la versione nordvietnamita del barbecue. È composto da polpette e fettine di maiale marinate nel lemongrass e grigliate sul carbone fino a diventare leggermente caramellate. Si servono in una scodella con una salsa di pesce tiepida, dove si intingono noodle di riso bianchi e erbe fresche. Quando il piatto è buono il contrasto tra la carne affumicata, le erbe fresche e il brodo dolce-salato crea una sinfonia di sapori che nessuna fotografia potrà mai rendere.
Chi ha più tempo può scoprire anche il Chả cá Lã Vọng, una specialità nata proprio ad Hanoi più di un secolo fa. In questo piatto il pesce viene marinato alla curcuma e all’aneto, poi servito su una piastra calda insieme a noodle di riso, arachidi e cipolle.

3. Cosa mangiare nel Centro del Vietnam
La cucina del Vietnam centrale è intensa e colorata, proprio come i paesaggi che la circondano. Da Huế a Da Nang, ogni città ha una sua interpretazione del cibo, spesso più piccante e speziata rispetto al Nord. Le porzioni sono leggermente meno abbondanti ma le presentazioni curate e una ricerca di sapori decisi ma bilanciati.
Il piatto più rappresentativo è il Mì Quảng, originario di Quảng Nam. Si tratta di noodles di riso gialli serviti con un brodo leggero, gamberi, maiale, arachidi tostate ed erbe fresche. Ogni ciotola è un mosaico di colori e consistenze: il croccante delle arachidi, la dolcezza del brodo e la freschezza della menta. È un piatto che si mangia spesso all’aperto, con il rumore dei motorini in sottofondo e l’odore del mare a pochi passi.
Un’altra specialità che racconta l’anima del Centro è il Bánh bèo, piccole focaccine di riso cotte al vapore, servite in minuscole ciotoline con gamberi secchi, cipolla fritta e salsa di pesce dolce. Si mangiano una dopo l’altra, come tapas vietnamite. In ogni boccone si percepisce l’attenzione quasi cerimoniale con cui la cucina di Huế tratta il cibo: semplice, ma preciso in ogni dettaglio.
Nel Centro del Paese, il cibo non è mai neutro: anche un piatto di noodles può diventare un ricordo vivido, speziato, caldo, come il carattere della sua gente.
4. Cosa mangiare nel Sud del Vietnam
Il Sud è il volto più vivace e generoso della cucina vietnamita. Qui il clima è tropicale, la frutta abbonda e i sapori diventano più dolci e ricchi. A Ho Chi Minh City, ogni strada è un mercato a cielo aperto e il cibo è un’esperienza collettiva che dura tutto il giorno.
Il piatto simbolo è il Cơm tấm, il “riso spezzato” dei lavoratori, oggi onnipresente in città. Si serve con carne di maiale grigliata, uovo fritto e verdure sottaceto. È un piatto semplice ma irresistibile, che racchiude il profumo del carbone e l’energia della vita urbana del Sud.
Altro capolavoro locale è il Bánh xèo, una crepe croccante di riso e curcuma ripiena di gamberi, germogli di soia e maiale. Si arrotola in foglie di lattuga con erbe fresche e si intinge nella salsa nuoc châm. È il piatto perfetto per una cena informale: rumoroso, condiviso, pieno di risate e di sfrigolii.
E poi ci sono i Gỏi cuốn, involtini freschi di riso con gamberi, verdure e menta. Un cibo che si mangia con le mani, fresco e leggero, ideale per le giornate umide e calde del delta del Mekong.
Mangiare nel Sud del Vietnam significa lasciarsi trasportare dal ritmo caotico di Saigon, dove ogni angolo profuma di qualcosa di diverso: cocco, lime, carne alla brace o caffè tostato. È una cucina che non cerca l’equilibrio, ma l’abbondanza, e lo fa con una naturalezza disarmante.

5. Dove mangiare in Vietnam
La domanda che ogni turista si pone non è solo “cosa mangiare in Vietnam” ma sopratutto dove. Le strade diventano cucine a cielo aperto, i marciapiedi si trasformano in ristoranti improvvisati, e i profumi del cibo si mescolano al rumore dei motorini e delle voci. È qui, tra sgabelli bassi e vapori che salgono da grandi pentole di metallo, che si assaggiano i sapori più autentici.
I chioschi di street food sono spesso la scelta migliore per chi vuole capire davvero la cultura gastronomica locale. Molti di questi locali a conduzione familiare servono lo stesso piatto da generazioni, preparato ogni giorno con precisione quasi rituale. Il Phở che si mangia in una minuscola via di Hanoi o i Bánh xèo cucinati su una piastra fumante nel mercato di Bến Thành valgono più di qualsiasi ristorante di lusso.
Tuttavia, come sempre è importante conoscere e rispettare alcune regole di buon senso legate all’igiene. Nonostante la qualità e la freschezza degli ingredienti siano spesso eccellenti, il livello di pulizia può variare molto da un luogo all’altro.
L’acqua del rubinetto in Vietnam non è potabile. Bisogna preferire sempre bottiglie sigillate, anche per lavarsi i denti, e diffidare del ghiaccio, che in molti casi viene prodotto con acqua non filtrata. Anche la frutta già tagliata e venduta per strada, se non lavata con acqua sicura, può comportare qualche rischio.
Nei ristoranti locali o negli hotel di fascia media e alta, gli standard igienici sono generalmente buoni. In molte città, specialmente a Da Nang, Hanoi e Ho Chi Minh City, stanno nascendo locali moderni che uniscono estetica e qualità, pensati proprio per i viaggiatori che vogliono assaggiare piatti autentici in ambienti più curati.
Il consiglio migliore resta quello di alternare street food e ristoranti. I primi offrono l’anima vera della cucina vietnamita; i secondi permettono di concedersi una pausa più tranquilla e sicura. Portare sempre con sé salviette o gel igienizzante è utile, come anche evitare pietanze crude (soprattutto pesce e verdure non cotte) quando si viaggia in zone rurali o durante i mesi più caldi.
7. Bevande e dessert
Chi si chiede cosa mangiare in Vietnam non può dimenticare le bevande e i dessert, parte essenziale della cucina locale. Bere in Vietnam è un gesto culturale: accompagna il cibo, rinfresca e crea momenti di socialità.
Il caffè vietnamita (Cà phê sữa đá) è una tappa obbligata. Preparato con la moka tradizionale phin, scende lentamente sul latte condensato, creando un gusto intenso e dolce. Si beve caldo o con ghiaccio, spesso al mattino nei bar affacciati sulla strada. Il suo aroma tostato è diverso da qualsiasi caffè europeo, più corposo e persistente.
Il tè verde è onnipresente: servito gratuitamente nei ristoranti o come gesto di accoglienza nelle case. È leggermente amaro e perfetto per bilanciare i piatti ricchi di erbe e spezie. Nei giorni caldi del Sud, invece, i succhi freschi di mango, ananas o canna da zucchero sono il modo più naturale per idratarsi. Il succo di canna, spremuto al momento con lime e ghiaccio, è uno dei più popolari tra i vietnamiti.
Tra le bevande più curiose c’è il caffè con uovo (Cà phê trứng), una crema densa e dolce nata ad Hanoi: un mix tra un espresso e un dessert al cucchiaio.
Anche i dolci raccontano cosa mangiare in Vietnam dopo un pasto. Il più diffuso è il Chè, servito in infinite varianti con fagioli, tapioca, cocco o frutta tropicale. Si gusta caldo o freddo, spesso nei mercati notturni, tra i profumi di spezie e caffè tostato.
Infine la frutta tropicale chiude ogni pasto: mango, dragon fruit, rambutan e papaya sono dolci naturali che non hanno bisogno di zucchero. Alcuni amano anche il durian, frutto dall’aroma intenso che divide sempre i viaggiatori.
8. Conclusione
Capire cosa mangiare in Vietnam significa comprendere davvero l’anima del Paese, perché ogni piatto racconta un pezzo della sua storia e della sua gente. Dal brodo profumato del Phở gustato tra le vie di Hanoi alla crepe croccante del Bánh xèo nei mercati di Saigon, fino ai piatti raffinati del Centro, dove la cucina imperiale di Huè rivela un lato più elegante e spirituale del viaggio, tutto in Vietnam ruota attorno al cibo e al piacere di condividerlo. Ogni tappa del Paese offre esperienze diverse e complementari: la calma e la tradizione del Nord, il calore accogliente del Sud, l’armonia speziata del Centro.
Chi si prepara a un itinerario gastronomico o semplicemente vuole scoprire cosa mangiare in Vietnam può approfondire leggendo anche la nostra guida dedicata alla luna di miele in Vietnam oppure gli articoli sulle principali città come Hanoi, Huè, e Ho Chi Minh City, dove ogni strada e ogni mercato raccontano con il profumo dei loro piatti un volto diverso del Paese.


